Attività per disabili: il nuoto

Socializziamo nuotando: la piscina come terapia

L’obiettivo principale che noi della R.S.S.A. San Pio ci siamo posti in questo progetto è di ridurre la sedentarietà e accrescere un interesse comune, attraverso la condivisione di un ambiente sportivo come il nuoto. Usare la piscina come terapia, infatti, può garantire pari opportunità esperienziali di tipo psicomotorio e affettivo-sociale.

In questo contesto i ragazzi e gli adulti, con diversi tipi e gradi di difficoltà, hanno la possibilità di confrontarsi con l’acqua e con anche gli altri. Nelle attività svolte in piscina è possibile mettere alla prova il proprio corpo, sperimentando tutte le opportunità che l’acqua offre.

La realizzazione del progetto richiede:

  • la costante presenza e guida di un’istruttrice specializzata nella disabilità;
  • il supporto e l’intervento dell’educatrice e dell’assistenza dell’operatore socio-sanitario.
Gli obiettivi dell’attività
  • Migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.
  • Promuovere il benessere fisico.
  • Stimolare il benessere sociale grazie all’interazione con l’istruttrice, l’educatrice, l’operatore e con il proprio gruppo di compagni.
  • Utilizzare l’acqua come strumento educativo e riabilitativo.
Gli strumenti educativi del “progetto nuoto”
  • Cuffia, occhialini, costume da bagno, ciabattine, accappatoio e borsone contenente tutti gli accessori per l’igiene personale.
  • Ausili didattici per il galleggiamento.
  • Video e testi per la preparazione teorica all’attività da svolgere.
Fasi e tempi

L’attività si svolge nella piscina Sport Club del quartiere San Paolo di Bari il sabato mattina, una volta a settimana alternata. Ogni lezione ha la durata di un’ora circa, inclusi i momenti di relax nella vasca idromassaggio.

I partecipanti, i soggetti con disabilità della nostra residenza assistenziale, saranno divisi per genere (uomo-donna) in gruppi da sette persone.

Come valutare i progressi

L’efficacia del progetto verrà misurata in itinere tramite l’osservazione diretta dei pazienti e un’intervista libera.