Il laboratorio di cucina per soggetti diversamente abili
Imparare a manipolare il cibo per socializzare e migliorarsi

Alimentarsi è uno dei bisogni primari e indispensabili per l’uomo. Da questa necessità nasce una vera e propria “cultura della cucina”, tramandata dall’antichità fino ai nostri giorni, differenziandosi nei diversi paesi del mondo.
Ma cucinare può significare tanto altro: può trasformarsi in una vera e propria terapia del benessere in grado di stimolare lo stato psicofisico di persone con diversità intellettiva e fisica.
Realizzare un laboratorio di cucina, oltre a essere piacevole, offre l’occasione di:
- migliorare l’attività motoria di mani e dita attraverso la manipolazione di diversi materiali (acqua, zucchero, farina, ecc…);
- perfezionare la coordinazione oculo manuale (schiacciare, toccare, mescolare, creare forme, appallottolare ecc.), sperimentando la creatività e lo sviluppo psicoaffettivo;
- costruire un percorso educativo importante per la propria autonomia e autostima, partendo dal “sapere” al “saper fare”, fino ad arrivare al “saper essere”.
In questo modo si offre a tutti un’area di ricerca-azione in cui esplorare i vari materiali per comunicare, inventare, creare e fare nuove esperienze sia dal punto di vista sensoriale che progettuale e psicomotorio. Il tutto, ottenendo anche un risultato appagante, concreto e ben realizzato.
Per il laboratorio di cucina sono essenziali la presenza dell’educatrice, l’intervento della fisioterapista, specializzata nella disabilità, e il supporto dei cuochi appartenenti allo staff della struttura.
Gli obiettivi del progetto
- Stimolare lo sviluppo psicoaffettivo attraverso la costruzione di un percorso educativo.
- Favorire il miglioramento delle abilità cognitive e motorie dei soggetti disabili attraverso la manipolazione.
- Accrescere il senso di autonomia e creatività grazie alle competenze e abilità acquisite.
- Costruire un percorso educativo comune e condiviso.
- Migliorare la qualità di vita delle persone diversamente abili, ospiti della residenza assistenziale, occupando il proprio tempo in modo soddisfacente.
- Finalizzare l’azione al raggiungimento di obiettivi.
Gli strumenti educativi del laboratorio di cucina
- Risorse materiali alimentari.
- Attrezzi di cucina idonei.
- Materiali fotografici e audio-visivi e testi scritti.
A chi si rivolge il progetto
Il laboratorio è rivolto agli ospiti con disabilità intellettiva della R.S.S.A. San Pio ed è mirato al loro sviluppo cognitivo, di socializzazione e al superamento dei propri limiti.
Fasi e tempi
L’appuntamento con il laboratorio di cucina è il giovedì pomeriggio, una volta a settimana.
La durata di ogni incontro è di un’ora e trenta minuti.
La valutazione
I progressi dei nostri ospiti vengono valutati in itinere ed ex post, attraverso l’osservazione diretta dei comportamenti assunti e una breve intervista libera.