Progetto per soggetti disabili “Noi siamo quello che mangiamo”

Come raggiungere il benessere psicofisico attraverso il cibo

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Il titolo di questo progetto è tratto da ciò che il filosofo Feuerbach sosteneva: noi siamo quello che mangiamo. Tutto quello che ingeriamo, oltre a influenzare il fisico, colpisce la nostra coscienza e il nostro modo di pensare. Un concetto generico, ma che in questo progetto abbiamo voluto riservare in particolar modo ai soggetti con disabilità intellettiva.

Generalmente, i pazienti affetti da malattie psicotiche sono più soggetti alla comparsa di malattie alimentari dismetaboliche come, per esempio, il diabete. A questo si aggiungono:

  • l’assunzione di farmaci antipsicotici che aumentano l’appetito;
  • lo stato di apatia generale che porta a usare il cibo come terapia, come svago e come riempimento di un vuoto interiore. Un simile atteggiamento non può che condurre a un ulteriore impoverimento della propria vita, a una costante stanchezza psicofisica, alla mancanza di iniziativa e di interessi e all’incapacità di provare piacere.

Quindi, la scelta di intraprendere un percorso educativo verso consapevolezza alimentare nasce dal bisogno di promuovere un atteggiamento positivo verso il cibo e gli alimenti, essenziale per capire e trovare un proprio benessere personale, non solo a tavola.

Gli obiettivi del progetto alimentare
  • Migliorare la qualità della vita dei soggetti con disabilità, soprattutto intellettiva, attraverso l’introduzione a un’alimentazione corretta e ordinata.
  • Far assimilare i principali capisaldi di una sana, varia e corretta abitudine alimentare, sottolineando l’importanza della stagionalità e della tipicità dei prodotti.
  • Diffondere una buona conoscenza degli alimenti e dei loro valori nutritivi.
Gli strumenti educativi
  • Contenuti multimediali (foto e video) e testi specifici sul tema alimentare.
  • Schede esemplificative raffiguranti immagini dei cibi da conoscere.
  • Cartelloni e colori di vario genere.
A chi si rivolge il progetto alimentare della R.S.S.A San Pio

I destinatari del progetto educativo “Noi siamo quello che mangiamo” sono i pazienti con disabilità intellettiva, ospiti della nostra residenza assistenziale.

La valutazione

I progressi dei nostri ospiti vengono valutati in itinere ed ex post, attraverso l’osservazione diretta dei comportamenti assunti e una breve intervista libera.